Seleziona una pagina

I fondi pubblici messi a disposizione delle aziende rappresentano una grande occasione di crescita. Ma i progetti vanno preparati con cura, affidandosi a professionisti del settore: «altrimenti si rischia di perdere tempo e denaro», spiegano Francesco e Nicola Astolfi – Intervista agli amministratori della Astolfi s.p.a. di Terni

Astolfi Spa EMI5117
Francesco e Nicola Astolfi
Francesco e Nicola, la Astolfi è un’azienda storica. Fondata a Terni da vostro padre nel 1984, è divenuta S.p.a. nel 1999 ed è ormai leader nel campo della finanza agevolata. Com’è evoluto il settore?

«Sono cambiati alcuni parametri di accesso ai fondi e la tipologia di determinati finanziamenti. Ad esempio ora la maggior parte dei contributi vertono sul settore della ricerca e dello sviluppo. Per le aziende, che sono mediamente molto più informate di prima, sono anche aumentate le opportunità. Ma bisogna sapersi muovere senza essere tentati dal rischio del fai-da-te».

Nicola Astolfi nello studio
Nicola Astolfi
Ci spieghi meglio…

«Preparare un progetto senza l’aiuto di uno specialista, oltre ad essere difficile, è soprattutto controproducente. Ogni bando – sia rivolto ad una PMI che ad una multinazionale – prevede una serie di parametri, all’interno dei quali i punti di forza dell’azienda devono essere evidenziati con chiarezza. Il rischio di un’errata preparazione è di perdere l’accesso al contributo».

E qui entra in gioco la Astolfi…

«La nostra parcella è proprio il risparmio delle ore che un’azienda impiegherebbe a redigere un progetto. Adottiamo la formula del success fee (commissione di consulenza pagata unicamente in caso di successo dell’operazione, ndr), quindi nessun pagamento anticipato, nemmeno per il fondo spese. Abbiamo un organico variegato: occupiamo ad oggi in modo stabile circa 20 dipendenti tra ingegneri e laureati in economia. Attraverso la fusione di queste competenze riusciamo a dare un’assistenza completa al cliente in tutte le fasi».

Francesco Astolfi
Francesco Astolfi
Ecco, come si articola il lavoro?

«Si parte da un check senza impegno in azienda, dove vengono definiti i principali parametri (dimensione, ubicazione, tipologia attività, ndr) e le future esigenze di sviluppo. Questi dati vengono messi in relazione con le normative vigenti per ottenere la massima agevolazione. Una volta elaborata la domanda, si assiste il cliente fino alla rendicontazione tecnico-finanziaria».

Quali sono i vantaggi per chi è già vostro cliente?

«La tranquillità di non dover seguire queste dinamiche. La maggior parte dei finanziamenti vengono erogati per aree e dimensioni aziendali: se escono nuove possibilità di investimento, noi ci occupiamo di stilare una griglia, individuando il target di clienti a cui potrebbero interessare e segnaliamo le varie opportunità. Poi spetta a loro decidere, ma possono contare sui nostri consigli».

Ora siamo bombardati da pubblicità in ambito finanziario e di investimento:

Astolfi Spa-Nicola Astolfi EMI5606
Nicola Astolfi
come riconoscere un consulente serio?

«La prima cosa è diffidare da chi chiede soldi in anticipo o, al contrario, una percentuale troppo bassa. La Astolfi come detto non chiede soldi in anticipo, quindi avrà tutto l’interesse a sviluppare un progetto vincente. Altre cose vanno scoperte nel corso del tempo: la reciproca fiducia è fondamentale. Senza dimenticare l’aspetto umano: in un lavoro così tecnico può sembrare secondario, invece è assolutamente centrale».

Forse è anche per questo che, accanto ai nuovi clienti, la Astolfi continua a lavorare proficuamente con aziende da oltre 30 anni. E per quanto riguarda il futuro?

Francesco Astolfi
Francesco Astolfi
«Come dicevamo in apertura, la maggior parte dei bandi verte sul campo della ricerca e dello sviluppo. In questo settore l’innovazione rappresenta un valore aggiunto: qualsiasi ente che mette a disposizione una certa risorsa, cercherà di selezionare i progetti più interessanti e all’avanguardia».

Tali progetti possono essere presentati anche da un network di aziende?

«Certamente, creare partnership e sinergie è una delle nostre peculiarità. Senza dimenticare che le nuove agevolazioni riguardano sempre più i contratti di filiera, in cui si mettono insieme competenze trasversali per raggiungere un obiettivo comune».